Questa sezione si estende dal foglio 1 al foglio 66 e presenta ben 113 disegni di piante definite sconosciute.

Successivamente sfogliando il libro se ne trovano altre 17 che per tanto si potremmo chiamare: le17 post poste.

L’ esperto di botanica, Sergio Toresella, nel ‘95, dopo aver esaminato il manoscritto alla libreria Beinecke alla Yale Univeristy,  produsse  un articolo intitolato: “Gli erbari degli alchimisti, in: L. Saginati, Arte farmaceutica e piante medicinali”, secondo il quale il  Voynich è stato scritto in uno stile simile a quello in uso attorno alla metà del quattrocento presso gli umanisti italiani del tempo.

Secondo lui, il motivo per il quale esso poteva essere stato composto, forse era quello di impressionare di qualcuno di importante, forse, un mago, un medico o un nobile eminente.

Dodici anni dopo, nel 2007, il Toresella confermerà questa sua opinione ribadendo che “gli studi primari riferiti al famigerato manoscritto, provengono tutti da specialisti di crittografia e matematica, ma che tuttavia mancano effettivamente studi prodotti da esperti  tecnici o storici della botanica oppure da studiosi dei codici antichi, puntualizzando che questo era un vero peccato, poiché per quanto un’opera dell’intelletto umano possa essere avulsa dal contesto a cui si riferisce, rimarrà sempre figlia del proprio tempo ed anche il codice Voynich obbedisce a questa regola logica.

Essendo quindi il Voynich un prodotto degli anni 60-70 del XV secolo, dovrà essere sostanzialmente “connesso con quella cultura nonché con ciò che l’ha preceduta”, e personalmente io mi sento particolarmente legato a questa visione della “gestazione” del Voynich..

In fine, Erwin Panofsky  eminente storico dell’arte, fece notare che lo stile delle immagini non presentava influssi gotici poiché mancavano linee acute e rigide tipiche di quell’arte, ma che tuttavia esso non aveva ancora le caratteristiche tipiche dell’arte rinascimentale, pur essendo evidenti le linee piene e morbide che preludono allo stile del cinquecento. Considerando tutto questo egli allora ipotizzò che la datazione del manoscritto Voynich si potrebbe stimare entro e non oltre il primo ventennio del 1500.